6,798 research outputs found

    Functional renormalization group: higher order flows and pseudo-spectral methods

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    Diamo una rapida introduzione alle idee su cui si basa il Gruppo di Rinormalizzazione Funzionale e deriviamo l’equazione di flsso esatta per l’azione effettiva media nella formulazione proposta da Wetterich e Morris. Lavorando in tale contesto, discutiamo i più comuni troncamenti LPA e LPA’ e li applichiamo a una teoria con un campo scalare reale in D dimensioni. Discutiamo la struttura dei puntifissi della teoria in dimensioni arbitrarie tramite un metodo numerico di shooting e concentrandoci sul caso D = 3, che corrisponde alla classe di universalità del modello di Ising, studiamo le soluzioni di punto fissi e gli esponenti critici tramite espansioni polinomiali. Come risultato originale deriviamo una nuova equazione di flusso esatta al secondo ordine nel tempo RG e consideriamo analoghi schemi di approssimazione LPA e LPA’, applicandoli ad una teoria scalare in D = 3. Per risolvere le nuove e più complesse equazioni diventa necessaria una tecnica numerica più potente, pertanto i metodi psuedo-spettrali vengono introdotti e applicati con successo al problema. Infine, il confronto tra i risultati trovati con i diversi schemi di approssimazione permette di mettere in luce l’affdabilità e i limiti dei diversi troncamenti e di identificare promettenti ulteriori sviluppi

    Topological Signatures and Quenches in One Dimensional Fermionic Systems

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    L'abstract è presente nell'allegato / the abstract is in the attachmen

    Oral burning with dysphagia and weight loss

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    Fibromyalgia is a disorder characterized by an abnormal pain regulation. Widespread pain, fatigue, and sleep disturbance are the prevalent symptoms. When unusual symptoms are overbearingly predominant at clinical presentation, the diagnosis becomes challenging. We report on the case of a patient with fibromyalgia, who presented with dysphagia, odynophagia, and glossodynia as prevalent symptoms. Difficulty in swallowing gradually developed over a month prior hospitalization, and worsened progressively so that nourishment and fluid intake were impeded. Because anemia with mild iron deficiency was found, esophagogastroduodenoscopy was performed, but no lesions were seen in the upper digestive tract. Levels of zinc and vitamin B12 were normal. Intense pain at pelvis and the inferior limbs, which was at a first glance referred to as osteoarthrosis, associated with oral symptoms and feeling of being in the clouds allowed us to diagnose fibromyalgia. Amitriptyline was used, with relief of symptoms. Although oropharyngeal symptoms were occasionally reported in fibromyalgia, they are often overlooked. The present case, therefore, testifies the need to consider the diagnosis of fibromyalgia when the patient presents with such symptoms that cannot be readily explained on other grounds

    Le versioni latine della Vita di Abraham eremita

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    Contributo ad un'edizione critica del testo della Vita di Abramo in traduzione latina. Il lavoro si occupa di due traduzioni latine : quella edita già dal Rosweyde e presente nella Patrologia Latina e quella inedita presente nel ms. Basilicanus A2

    Analisi comparativa di rilievi effettuati con diverse strumentazioni deflettometriche

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    Nell’ Ottobre del 2010 la FAA (Federal Aviation Administration) avviò il progetto di ricerca “F/HWD Round-Up 2010” condotto presso il National Airport Pavement Test Facility (NAPTF), nel Wiliam J. Hughes Thecnical Center di Atlantic City. Per realizzare il progetto è stato necessario costruire una pavimentazione di prova all’ interno del NAPTF, il cui lavoro di costruzione, iniziato nel Dicembre del 2009, è terminato nel Maggio del 2010. La pavimentazione di prova ha una lunghezza complessiva di 120 ft (36,57 m), una larghezza di 15 ft (4,57 m) ed è divisa in due parti: una rigida ed una flessibile entrambe aventi lunghezza di 60 ft. Il progetto di ricerca consiste nell’ acquisizione di dati deflettometrici, sottoponendo la pavimentazione a carichi dinamici, mediante diversi tipi di strumenti FWD, allo scopo di realizzare un confronto tra le misurazioni rilevate. Le case costruttrici partecipanti al progetto sono Dynatest , con gli strumenti ERDC e ARA, Jils, Kuab, Carl Bro e Pave Testing. Per un corretto confronto dei vari risultati ottenuti, è stato fornito, dalla FAA, a ciascun partecipante uno schema standard relativo alla modalità di esecuzione della prova, in cui vengono indicati i punti della pavimentazione da analizzare e i carichi da applicare. La FAA, mettendo a disposizione tutti i dati acquisiti durante le prove, ha reso possibile lo sviluppo del lavoro oggetto di questa tesi. Il lavoro proposto, infatti, partendo dalla grande mole di misurazioni deflettometriche effettuate nell’ ambito del “F/HWD Round-Up” , è incentrato sullo studio dei dati ottenuti dai diversi strumenti FWD utilizzati in tale progetto. Da una prima analisi di tipo qualitativo emerge che i bacini di deflessione sono molto diversi a seconda della strumentazione deflettometrica utilizzata, nonostante che i punti di prova siano gli stessi, e che i carichi applicati da ciascuna macchina FWD e le temperature registrate siano molto simili. Come verrà dimostrato, le ragioni di una tale diversità, per quanto riguarda le deflessioni misurate, sono legate al fatto che le onde di carico hanno andamenti e periodi differenti per ciascuno strumento. Dalla elaborazione dei dati è emerso che la grandezza maggiormente rappresentativa della forma e del periodo dell’ onda di carico è l’ energy loss. Tale parametro è stato calcolato, per ogni macchina, grazie alle informazioni contenute all’ interno delle times-histories. Inoltre, come è stato verificato per i dati a disposizione, l’ energy loss è strettamente legato all’ entità dei bacini di deflessione, ovvero più grandi sono le deflessioni registrate dai geofoni, maggiore è il valore dell’ energy loss. Alla luce di questi risultati è stato proposto un metodo per rendere omogenei i bacini di deflessione rilevati dai diversi strumenti dal punto di vista dell energy loss. Tale metodo consente di ottenere bacini più simili tra loro, superando le grandi diversità iniziali. Quindi da questa analisi si evince che la normalizzazione dei bacini di deflessione sulla base dell’ energy loss permette di ridurre le notevoli differenze che si hanno, originariamente, tra le deflessioni acquisite dai diversi strumenti. Una altro aspetto che viene approfondito, nel presente lavoro, è quello relativo alla back-calculation dei bacini di deflessione. Più precisamente, viene verificato se il software Elmod 6, prodotto dalla Dynatest, è in grado di eseguire la back-calculation, mediante la metodologia di calcolo MET, con sufficiente accuratezza per bacini di deflessione ottenuti con strumenti deflettometrici realizzati da case costruttrici, diverse dalla Dynatest. A questo scopo vengono analizzati i valori degli scarti quadratici medi assoluti e percentuali tra le deflessioni calcolate e quelle misurate, che ,come verrà mostrato, sono molto piccoli per ogni strumento preso in considerazione. Ciò dimostra che non vi è alcuna incompatibilità tra il software Elmod 6 e i dati deflettometrici acquisiti da strumenti prodotti da case costruttrici diverse dalla Dynatest e che la metodologia di calcolo MET fornisce risultati coerenti con la risposta meccanica rilevata. Un ulteriore conferma di questo viene offerta dall’ analisi dei grafici che mettono in correlazione lo SCI (surface curvature index) con il modulo calcolato relativo al primo strato della pavimentazione (sia rigida che flessibile) e il BCI (base curvature index) con il modulo calcolato del secondo strato

    Majorana-like localized spin density without bound states in topologically trivial spin-orbit coupled nanowires

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    In the topological phase of spin-orbit coupled nanowires Majorana bound states are known to localize at the nanowire edges and to exhibit a spin density orthogonal to both the magnetic field and the spin-orbit field. By investigating a nanowire exposed to a uniform magnetic field with an interface between regions with different spin-orbit couplings, we find that the orthogonal spin density is pinned at the interface even when both interface sides are in the topologically trivial phase, and even when no bound state is present at all. A trivial bound state may additionally appear at the interface, especially if the spin-orbit coupling takes opposite signs across the interface. However, it can be destroyed by a smoothening of the spin-orbit profile or by a magnetic field component parallel to the spin-orbit field. In contrast, the orthogonal spin density persists in various and realistic parameter ranges. We also show that, while the measurement of bulk equilibrium spin currents has been elusive so far, such robust orthogonal spin density peak may provide a way to detect spin current variations across interfaces

    Real-space effects of a quench in the Su-Schrieffer-Heeger model and elusive dynamical appearance of the topological edge states

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    The topological phase of the Su-Schrieffer-Heeger (SSH) model is known to exhibit two edge states that are topologically protected by the chiral symmetry. We demonstrate that, for any parameter quench performed on the half-filled SSH chain, the occupancy of each lattice site remains locked to 1/21/2 at any time, due to the additional time-reversal and charge conjugation symmetries. In particular, for a quench from the trivial to the topological phase, no signature of the topological edge states appears in real-space, independently of the quench protocol, the temperature of the pre-quench thermal state or the presence of chiral disorder. However, a suitably designed local quench from/to a SSH ring threaded by a magnetic flux can break these additional symmetries while preserving the chiral one. Then, real-space effects of the quench do appear and exhibit different dynamical features in the topological and in the trivial phases. Moreover, when the particle filling is different from a half and the pre-quench state is not insulating, the dynamical appearance of the topological edge states is visible already in a chain, it survives time averaging and can be observed also in the presence of chiral-breaking disorder and for instantaneous quenches.Comment: 17 pages, 7 figure
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